top of page

Il granchio blu, l'alieno, in tavola col GAS Verdessenza

Aggiornamento: 8 set

Torino, 5.9.2025

ree

Attrezziamoci di forchetta e coltello, c'è da combattere uno dei problemi ecologici e economici più gravi per i nostri mari.

Si chiama Callinectes sapidus, più conosciuto come granchio blu: è una specie aliena intrusiva proveniente dalle coste atlantiche degli Stati Uniti, giunta a noi in una delle più significative invasioni biologiche del Mar Mediterraneo.

Largo carapace, fino a 20 cm, di color bruno-verdastro, una lunga spina ai due lati, zampe e lunghe chele all'estremità, il granchio blu è in grado di causare ingenti danni agli ecosistemi lagunari e costieri, alla pesca e alla coltivazione dei molluschi, tanto da essere stata inserito tra le 100 specie aliene più pericolose per il Mediterraneo.


Com'è arrivato? Molto probabilmente con le acque di zavorra delle grandi navi, come molte altre specie aliene. Nel 2004 l'IMO, l'Organizzazione Marittima Internazionale, ha ratificato la Convenzione Internazionale per il Controllo e la Gestione delle Acque di Zavorra e dei Sedimenti delle Navi, trattato pensato per limitare i pericoli di trasporti inconsapevoli, microfiltrando l'acqua di zavorra scaricata a riva. L'Italia ha aderito al trattato nel 2023: troppo tardi. E pensare che si trattava già di un'emergenza annunciata, dato che la prima presenza del granchio blu Atlantico nel Mediterraneo risale al 1949.


Da allora, un'esplosione demografica dovuta a un mix di fattori congeniali al granchio blu: temperature invernali miti dei nostri mari, il metabolismo più veloce di questo crostaceo che mangia e si riproduce di più. L'alluvione in Romagna poi lo ha trasportato in acque salmastre e dolci, così è arrivato nel Delta del Po, dove ha messo in ginocchio la coltivazione delle vongole. Non è una specie aliena arrivata con il riscaldamento climatico, insomma, ma questo ne ha comunque favorito la crescita.

E ora, che fare per ridurre i danni? Mangiarlo, perché diventa un buon modo per affrontare una necessità facendola diventare un'opportunità.

Attrezziamoci dunque di forchetta e coltello, ecco il nuovo GAS Verdessenza, un Gruppo di Acquisto che porta in tavola già pronto il granchio blu in versione apri e gusta: ragù, crema spalmabile e polpa.

Viene prodotto in Sardegna dall'azienda Blue Marlin di Mogoro, in provincia di Oristano, che dal 1996 diffonde il verbo della bottarga e altri prodotti protagonisti del nuovo GAS Verdessenza come la buzzonaglia di tonno, perfetta per sughi e insalate. Scopriteli alla pagina PRODOTTI.



Commenti


DOVE SIAMO
ORARI DEL NEGOZIO

Via San Pio V 20/F

10125 Torino

Tel 0110230032

info@verdessenza.to.it

Lunedì 15.30 - 19.30

Martedì - Venerdì 10.00 - 14.00  & 15.30 - 19.30

Sabato 10.00 - 19.30

Verdessenza_ecobottega_Torino
SOCIAL
  • Grey Facebook Icon
  • Grey Instagram Icon
  • linkedin

Verdessenza Società Cooperativa - P.I. 11990270016 - Privacy

bottom of page