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Il bonus per bere l'acqua del rubinetto microfiltrata, senza plastica


Dite la verità, in ordine sparso vi siete stancati di: comprare l’acqua in bottiglia, smaltire le bottiglie vuote, inquinare, spendere un sacco di soldi per farlo, arricchire le multinazionali che sfruttano un bene comune come l’acqua, portare pesi senza ascensore, trovare spazio per le bottiglie nel monolocale in cui vivete ecc ecc.

Ognuno ha i suoi perché, e a molti di voi allora potrebbe interessare il bonus acqua introdotto dal governo proprio con lo scopo di ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica destinate alle acque per uso potabile.


Si chiama “bonus fiscale per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti”. Ed è un incentivo generoso per invitare tutti all’uso dell’acqua del rubinetto da bere, contribuendo ad arginare l’inquinamento dovuto all’uso delle bottiglie di plastica. T.V.B. Ti voglio bere, insomma. Sì, ma...

A questo punto qualcuno alzerà la mano dicendo: vorrei ma l’acqua del rubinetto non mi piace perché sa di cloro. Qualcun altro potrà invece lamentare l’insicurezza dovuta alle tubature vetuste. Nessun problema: l’acqua del rubinetto può essere migliorata da un punto di vista organolettico, senza comprometterne le qualità fisico-chimiche che sono invece garantite e controllate quotidianamente dalla Smat. E può essere microfiltrata liberandola da eventuali microsospensioni dovute alle tubature vecchie.

La soluzione? Basta un Kit T.V.B. Ti voglio bere, dotato di un filtro a struttura composita a carbone attivo che filtra fino a 0,5 micron, un rubinetto dedicato, e le raccorderie necessarie. Lo trovate da Verdessenza a 350 euro (lo potete anche vedere montato), che grazie al bonus acqua vengono dimezzate attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022. E non esistono vincoli di spesa e di numero di abitazioni in cui installare il sistema di trattamento.

Chi l’ha già fatto?

Per esempio Emanuela Barbano e la sua famiglia. «Il nostro obiettivo era quello di eliminare l’uso delle bottiglie di plastica da casa nostra. Bevevamo già l’acqua del rubinetto ma volevamo migliorarla e sentirci più sicuri. Abbiamo allora fatto installare il filtro e ci siamo muniti di un gasatore per avere anche acqua gasata. Il risultato? Ora produciamo un bidone di plastica al mese, mentre una volta ne riempivamo uno a settimana. Insomma, siamo supercontenti, ve lo firmo!»

Lo voglio anche io Venite a conoscere il kit, lo studiate e lo scegliete. Lo potete montare voi se avete un po’ di savoir faire domestico, oppure lo installa l’idraulico. Noi documentiamo l’acquisto con una fattura su cui è riportato il vostro codice fiscale per la richiesta del credito d’imposta, a fronte di un pagamento tracciabile. L’importo va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello dell’acquisto. Qui trovate indicazioni e modulo per inviarlo. Il bonus potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi che presenterete nel 2022. Quando in circolazione ci sarà già molta meno plastica.

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